Nei suoi romanzi e racconti Murakami ha creato un'infinità di mondi, e ne ha svelato ogni segreto ai lettori. Ma c'è una dimensione in cui la sua penna non si è quasi mai avventurata: la sua vita. Con Abbandonare un gatto, Murakami scrive per la prima volta della sua famiglia, e in particolare di suo padre. Ne nasce un ritratto toccante, il racconto sincero del «figlio qualunque di un uomo qualunque ». E forse proprio per questo speciale. A tradurre in immagini questo delicato racconto autobiografico, le invenzioni di uno dei piú importanti illustratori contemporanei, Emiliano Ponzi, che con i suoi colori aggiunge poesia alla poesia in un'edizione unica al mondo. Il primo memoir del grande autore giapponese: un racconto inedito per un Murakami inedito.
Per la prima volta Haruki Murakami parla in un libro della sua vita e della sua famiglia attraverso un racconto toccante e intenso, un romanzo autobiografico per tutti i lettori che vogliono scoprire di più sull'autore. Murakami parla soprattutto della figura di suo padre, professore di letteratura e soldato buddhista, partendo dal ricordo di un'episodio della sua infanzia. Il romanzo continua con le tappe della vita di un uomo normale, come tanti altri, cercando di riflettere su un rapporto padre-filgio che non sempre è stato facile. L'autore tocca temi importanti come la difficoltà di comunicare tra genitori e figli, le aspettative che a volte non possono essere accontentate, i litigi e le imcomprensioni e soprattutto l'amore che nonostante tutto non può essere cancellato, anche quando non si è capaci di esprimerlo a parole.