Qual è il peso specifico del piombo? La risposta di sicuro la sa Paolo, lui che il piombo se lo porta nell'anima. Lui che lotta insieme ai suoi compagni immaginando un paese nuovo. Lui che il grilletto non lo preme mai, ma ha le mani macchiate di sangue come gli altri. Durante l'inverno più lungo di Torino, datato 1979, un giovane studente del Politecnico, pieno di sogni e ideali, si trova coinvolto negli attentati che stringono d'assedio il capoluogo piemontese e i suoi abitanti da ormai troppo tempo. Al ritmo delle note di De André e dei Ramones, Paolo scriverà un diario dove darà libero sfogo ai suoi crucci e alle sue paure. Quarant'anni dopo, quelle pagine e il loro drammatico racconto arriveranno fortunosamente nelle mani del commissario Stefano Cavalli, che si adopererà, tra non poche difficoltà, fino a scoprire la verità: chi sono i veri responsabili di quelle atrocità? Hanno pagato il prezzo delle loro azioni? E, soprattutto, dov'è finito Paolo? Luigi Schifitto, in una continua danza tra presente e passato, realtà e finzione, malinconia e ironia, ci fa immergere con brillante perizia negli anni più bui della storia recente italiana, che hanno ancora il colore e il sapore del piombo.