Jacques Brosse (1922-2008) dopo la formazione universitaria, in cui coesistono studi di storia,diritto e lingue orientali, si trasferisce negli Stati Uniti dove lavora per conto della Radio francese. Rientrato a Parigi, sua città natale, si dedica all'attività editoriale presso le edizioni Gallimard e Laffont. Sotto la sua direzione vengono pubblicate opere enciclopediche memorabili, tra cui Le Dictionnaire biographique des auteurs (1958), Le Dictionnaire historique des saints (1964), Le Dictionnaire des Eglises de France (1971). Non manca di coltivare, nel corso degli anni, un'intensa passione per la scrittura, riversando nelle proprie pagine una vivacissima esperienza della natura, frutto di innumerevoli viaggi e di instancabili contemplazioni. Attratto dal Buddhismo Zen, è ordinato monaco nel 1975. Delle sue numerose opere ricordiamo: L'ordre des choses, 1951 (trad, it. L'ordine delle cose, Edizioni Studio Tesi, 1989); Satori, dix ans d'experience avec un Maitre Zen, 1984; Le grandes personnes, 1988; Magia delle piante in questa stessa collana.
Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921 – Palermo, 20 novembre 1989) è stato uno scrittore, giornalista, saggista, drammaturgo, poeta, politico, critico d'arte e insegnante italiano.
Spirito libero e anticonformista, lucidissimo e impietoso critico del nostro tempo, Sciascia è una delle grandi figure del Novecento italiano ed europeo. All'ansia di conoscere le contraddizioni della sua terra e dell'umanità, unì un senso di giustizia pessimistico e sempre deluso, ma che non rinuncia mai all'uso della ragione umana di matrice illuminista, per attuare questo suo progetto. All'influenza del relativismo conoscitivo di Luigi Pirandello si possono ricondurre invece l'umorismo e la difficoltà di pervenire a una conclusione che i suoi protagonisti incontrano: la realtà non sempre è osservabile in maniera obiettiva, e spesso è un insieme inestricabile di verità e menzogna.[1]
Ebbe anche un'attività politica importante, attestato su posizioni di socialismo democratico e marxismo moderato, poi di radicalismo liberale, garantismo e socialdemocrazia.[2] Dapprima fu consigliere comunale a Palermo (1975-1977) per il Partito Comunista Italiano, ed in seguito (dal 1979 al 1983) deputato in Parlamento per il Partito Radicale, infine fu simpatizzante del Partito Socialista. (fonte wikipedia)