“Storia di cento anni di attività” è proprio il sottotitolo del libro “L’imprenditore accerchiato” a descrivere in maniera esaustiva il contenuto dell’opera. L’autore, Romualdo Latini, racconta in prima persona la storia del commercio nella sua città e della sua attività imprenditoriale nel settore dell’abbigliamento. Erede di una lunga storia di famiglia, accuratamente narrata, che ha posto le basi per un’attività commerciale fiorente, Romualdo ha preso le redini del lungo lavoro portato avanti da sua nonna, da suo padre e da sua madre per creare qualcosa in più: un negozio d’abbigliamento di sei piani nel pieno centro storico della sua città, Fabriano, in quegli anni fiorente centro economico dell’entroterra marchigiano. Siamo agli inizi degli anni ’70 e l’idea di Romualdo è inusuale e precorre i tempi: non si erano mai visti negozi di quelle dimensioni in un centro storico di una così piccola città. L’idea è vincente e il successo garantito dopo un rodaggio faticoso, sia grazie alla qualità dei prodotti venduti che alla professionalità di un personale altamente qualificato. In breve tempo il nome di Latini diventa uno dei più conosciuti in Italia grazie all’apertura di diversi negozi d’abbigliamento lungo la penisola e Romualdo siede al tavolo dei grandi del settore. Il collante è l’imprenditore, quello etico. È questa la figura centrale del romanzo. Chi è l’imprenditore etico e cosa lo contraddistingue? Cosa lo differenzia dagli altri imprenditori? La risposta è contenuta all’interno dello scritto ed è descritta attraverso la narrazione dei fatti avvenuti nel corso del cammino intrapreso da Romualdo Latini. Successi ma anche tradimenti, tentativi di corruzione, furti e, alla fine, la chiusura dell’attività. Il tutto è narrato con un’ attenzione particolare al lato umano dell’imprenditore, di cui si raccontano anche esperienze di vita personali: tutte tappe che hanno portato alla costruzione del lungo cammino verso quell’etica centrale nel racconto.
