Mariano ed Elettra coltivano un amore delicato, complicato, appena sbocciato, potente, che per fiorire nella sua interezza rischia di lacerare le loro vite, il presente, i sentimenti delle persone che li amano, le convenzioni sociali. I due protagonisti, combattuti tra il dovere e il desiderio della propria realizzazione personale e di coppia, si trovano a operare scelte difficili. In forma epistolare i due protagonisti rivivono insieme il percorso umano delle proprie vite e quello dei loro amici, le vicende, i viaggi, gli incontri, la passione della giovinezza.
Il ritmo della lettura segue l’avvicendarsi delle stagioni, travolge con la profondità delle passioni; attraverso salti a ritroso nel tempo ci conduce in un tempo passato non ancora risolto. Lo stile è discorsivo, elegante e scorrevole; sincopata l’espressione dei sentimenti, vivi ma dolorosamente altalenanti. L’autrice si è divertita a inserire un neologismo da lei stessa ideato, che vi invitiamo a scoprire, ed entra nella densità dei sentimenti in modo delicato, a volte ironico e critico, inserisce diversi flashback, aneddoti, ci porta a viaggiare per città italiane e straniere, ci invita ad ascoltare la voce flautata, ma stonata e dissonante, di Circe, spirito e musa capace di comunicare e confondere l’anima.
La Voce di Circe è una storia intensa, con un finale coraggioso, da scoprire.
