Un libro rivolto agli amanti della cucina castagnetana a base di cacciagione; una cucina costituita da piatti del passato apprezzati anche dal buongustaio Giosuè Carducci. Protagonista di questa pubblicazione è il cinghiale, o cignale, - come viene volgarmente chiamato da queste parti - animale che in questi ultimi anni, riproducendosi in quantità industriale, abbonda la nostra campagna collinare e la macchia mediterranea. Ma è proprio la Testina di Cinghiale, piatto principe dellarte culinaria castagnetana, a farla da padrona in questo libro e nella manifestazione di Castagneto a Tavola (in provincia di Livorno), giunta questanno alla sua XVIII Edizione.
Una ricetta da apprezzare (da leggere) che evoca, senza dubbio, i profumi di questi boschi che abbracciano lincantevole territorio. Ci si addentra, così, in quella atmosfera di un tempo quando il cacciatore si recava alla macchia senza lausilio di mezzi di trasporto; quando, a fine battuta, dopo tanti sacrifici, si sparavano colpi in aria per la gioia di aver abbattuto un cinghiale... puro maremmano, trasportato in spalla fino al paese. Il cinghiale di oggi non ha lo stesso sapore e la stessa bontà di quei cinghiali cacciati dai cignalai di una volta ma, nonostante questo, può essere apprezzato in tutte quelle varietà di ricette che larte culinaria castagnetana ci propone riportandoci generosamente a quel tempo. Un suggerimento, quindi, è quello di poterlo gustare nel tradizionale evento di Castagneto a Tavola (che si svolge nello splendido scenario del Piazzale Belvedere), o in quei ristoranti del territorio dove si mantiene ancora viva la ricetta della Testina di Cinghiale accompagnata, naturalmente, dai vini bolgheresi.