Maria Antonietta Terzoli, nata a Como, insegna all'Università di Basilea. Si è occupata di letteratura italiana dal Quattro al Novecento, in particolare di Piccolomini (Aeneas Silvius Piccolomini und Basel, Basilea 2005; Enea Silvio Piccolomini: uomo di lettere e mediatore di culture, Basilea 2006), Parini, Alfieri, Monti, Foscolo (Il libro di Jacopo, Roma 1988; Le prime lettere di Jacopo Ortis. Un giallo editoriale tra politica e censura, Roma 2004; Con l'incantesimo della parola, Roma 2007), Leopardi, Ungaretti, Gadda (La casa della "Cognizione", Milano 1993 e 2005; Le lingue di Gadda, Roma 1995; Alle sponde del tempo consunto, Milano 2009). Con Maria Corti ha pubblicato uno studio sulla (in)traducibilità del testo poetico (Montale, Poesia travestita, Novara 1999). Ha inoltre curato edizioni critiche e commentate di Foscolo (Vestigi della storia del sonetto, Roma 1993; Ultime lettere di Jacopo Ortis, Torino-Parigi 1995), Leopardi (Autobiografie imperfette e Diario d'amore, Firenze 2004), Ungaretti (Lettere a Giovanni Papini, Milano 1988; Poesie e prose liriche, Milano 1989; Lettere a Giuseppe Prezzolini, Roma 2000), Saba (Intermezzo quasi giapponese, Parma 2007), Gadda (Poesie, Milano 1992 e Torino 1993), Dionisotti (Un'Italia tra Svizzera e Inghilterra, Bellinzona 2002). Dal 2002 dirige un gruppo di ricerca sulle dediche nella tradizione italiana (www.margini.unibas.ch; I margini del libro: indagine teorica e storica sui testi di dedica, Padova 2004), a cui è collegata la rivista "Margini. Giornale della dedica e altro". Nel 2005 ha ottenuto il Premio Moretti per la Filologia italiana.
