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Franca sparisce a 18 anni a Buenos Aires e diventa una tra le migliaia di desaparecidos della dittatura militare. Chi era? Cosa le è accaduto? Dopo i successi di Il buon tedesco e Un uomo di poche parole, Carlo Greppi torna a indagare su una vita travolta dalla grande Storia, portando alla luce la lotta tenace e radicale di una madre per ottenere verità e giustizia.
Quando viene sequestrata, il 25 giugno 1976, la diciottenne Franca Jarach è forse l'ex allieva migliore del Colegio Nacional de Buenos Aires, la scuola più prestigiosa della capitale argentina. Vive una vita felice con i suoi genitori Vera e Giorgio, ebrei italiani rifugiatisi oltreoceano dopo le leggi razziali. È una ragazza brillante, unica figlia di una famiglia colta, inserita in una comunità cosmopolita. Scrive poesie, suona, dipinge e fa politica. Ha iniziato a lavorare come grafica e vuole diventare un'insegnante. Ma fare politica nell'America Latina del Plan Cóndor, dove l'opposizione viene schiacciata con l'eliminazione fisica dei dissidenti, può significare firmare la propria condanna a morte. Basta un libro, basta una canzone, basta che qualcuno sotto tortura sussurri il tuo nome. Franca diventa una dei 30.000 desaparecidos di quegli anni: di lei si perdono le tracce. Soltanto dopo sette anni di ricerche e false piste, telefonate ricattatorie e appelli, i genitori conoscono un primo iniziale frammento di verità. Ma sarà solo nel nuovo millennio che la madre riuscirà a mettere insieme tutti i pezzi e a scoprire cosa era successo a Franca. Carlo Greppi ricostruisce minuziosamente la sua corta vida attraverso fotografie, documenti, lettere e interviste. E poi c'è Vera: una madre coraggio capace di inserire la propria ricerca di verità in una lotta collettiva. Memoria, verità, giustizia, esigevano le Madres de Plaza de Mayo dal 1977. Ed è quello che infine accade, anche grazie alla tenacia di Vera, una delle ultime tra loro ancora vive.
Carlo Greppi, storico, è autore di numerosi saggi sulla storia del Novecento. Per Laterza cura la serie "Fact Checking", inaugurata dal suo L'antifascismo non serve più a niente (2020), e ha pubblicato 25 aprile 1945 (2018), Il buon tedesco (2021, Premio FiuggiStoria e Premio Giacomo Matteotti), Un uomo di poche parole. Storia di Lorenzo, che salvò Primo (2023, Premio TIR-The Italian Review e Premio Città di Ceglie Messapica,tradotto in diversi paesi), storie che non fanno la Storia (2024) e Storia internazionale della Resistenza italiana(a cura di, con Chiara Colombini, 2024).


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