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Nove storie d'amore più una, raccontate all'ora del tramonto, in un caffè armeno a Venezia, la laguna tirata a specchio e luci in lontananza come approdi da raggiungere o ricordi che non se ne vanno.
Storie vere estratte dal grande romanzo della vita. Storie neoromantiche di avventure e disavventure del cuore, di abnegazione e promiscuità, piacere e dispiacere, allegria e sofferenza, che funzionano come una rivelazione, appartenendo a personaggi che sorprendentemente ci assomigliano. Come Stefano, il viaggiatore, che mette al caldo il cuore nel posto più freddo del Grande Nord, ama Kimberly, la lascia, la rivuole, ma perde la strada del ritorno. Come Mara, detta Winnie, attrice, che soffre di abbandonismo, cerca tenerezza, ma finisce per innamorarsi del dolore. E poi Matteo, il collezionista di cuori e di paesaggi; Francesca, persa nel doppio fondo degli amorevoli inganni di Diego; Giambattista, prigioniero di un amore che non passa; Giacomo, finalmente pronto all'amore che sta per arrivare; Giulia, che naviga ingenua verso la doppia vita di Corrado. E Ileana, che va a fondo di un solo amore, quello per se stessa.
Tutti fili che appartengono a un'unica trama – essere amati e amare – raccontata dalla scrittura incalzante di Pino Corrias, che procede per concatenazioni e scioglimenti, incrocia avventure, svela paure, asseconda sogni di felicità, non nasconde il disincanto, qualche volta la disillusione. E annoda – in ogni amore narrato con l'esattezza di una cronaca – quegli istanti irripetibili che riempiono di senso la nostra vita, come fa la clessidra con la sabbia, per poi trasformarli nel tempo prezioso dei ricordi. I quali talvolta ci aiutano oppure ci intralciano, nel lungo viaggio che ancora ci aspetta. Tutti noi cercando un po' d'ordine nei quotidiani disordini sentimentali che ci fanno male, ci fanno bene, ci tengono vivi.
Pino Corrias, scrittore, giornalista, sceneggiatore, vive e lavora a Roma. Ha pubblicato il romanzo Dormiremo da vecchi (Chiarelettere 2015). I reportage Vicini da morire (Mondadori 2007) e Luoghi comuni (Rizzoli 2006). La biografia Vita agra di un anarchico. Luciano Bianciardi a Milano (Feltrinelli 2011). L'atto unico teatrale Il contabile e le murene (Feltrinelli 2012). I saggi politici Colpo grosso (con Massimo Gramellini e Curzio Maltese, Baldini e Castoldi 1995) e L'illusionista. Ascesa e caduta di Umberto Bossi (con Renato Pezzini e Marco Travaglio, Chiarelettere 2012). Per la Rai ha prodotto, fra gli altri, La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana e la serie «L'ispettore Coliandro». Collabora a «Vanity Fair», «Il Fatto quotidiano», il «Venerdì di Repubblica».
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