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Chi sono i ricchi? Come lo si diventa? Perchéle ricchezze tendono ad accumularsi nelle mani di pochi? La prima grande storia dei ricchi e dei super-ricchi in Occidente a firma di uno dei più autorevoli storici dell'economia.
Oggi le società occidentali sembrano ossessionate dai ricchi: ammirati e lusingati e, allo stesso tempo, biasimati e disprezzati. Ma è sempre stato così? Nel corso di mille anni le cose sono molto cambiate. Nel Medioevo, ad esempio, un'eccessiva accumulazione di ricchezze era considerata peccaminosa e perciò ci si attendeva che i ricchi non facessero sfoggio della propria opulenza. Per lungo tempo la loro semplice esistenza ha prodotto disagio sociale, mitigato solo dal ruolo che potevano svolgere nei tempi di crisi, impiegando i propri beni per aiutare la comunità. In passato come oggi, però, ci si è interrogati su comesi diventa ricchi e sul perchéle ricchezze tendono ad accumularsi nelle mani di pochi. Diventare ricchi è frutto di abilità o di fortuna? Di parsimonia o di capacità d'investimento? Quanto contano le ricchezze ereditate e quanto le reti di relazione che si creano nel corso della propria vita? In questo libro, pieno di esempi e di resoconti delle vite di alcuni individui straordinari, si prova a rispondere a queste domande all'interno di un'ampia e organica ricostruzione storica, capace di offrire anche una prospettiva da cui guardare ai dibattiti in corso sulla disuguaglianza di ricchezza e di reddito. A segnare una differenza dal passato è il fatto che, nonostante i loro patrimoni siano stati sostanzialmente risparmiati dalla Grande recessione del 2008 e dalla pandemia di Covid-19, i ricchi e i super-ricchi si sono mostrati riluttanti a contribuire al bene comune, opponendosi persino a misure d'urgenza. La storia suggerisce che questo è uno sviluppo preoccupante – per i ricchi e per tutti gli altri.
Guido Alfaniè professore ordinario di Storia economica presso l'Università Bocconi di Milano. È anche ricercatore affiliato presso lo Stone Center on Socio-Economic Inequality di New York, il CAGE Research Centre di Warwick e il Centre for Economic Policy Research (CEPR) di Londra. Si occupa di storia economica e sociale e di demografia storica, con particolare attenzione alla disuguaglianza economica e alla mobilità sociale, alla storia delle epidemie e delle carestie e ai sistemi di alleanza sociale. Tra le sue pubblicazioni: Il Grand Tour dei Cavalieri dell'Apocalisse. L'Italia del «lungo Cinquecento» (1494-1629) (Marsilio 2010); Pandemie d'Italia. Dalla peste nera all'influenza suina: l'impatto sulla società (con A. Melegaro, Egea 2010); The Lion's Share. Inequality and the Rise of the Fiscal State in Preindustrial Europe (con M. Di Tullio, Cambridge University Press 2019).


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