Don Giovanni Barbareschi (Milano, 11 febbraio 1922 – 4 ottobre 2018) è stato ordinato sacerdote il 13 agosto 1944. Protagonista di un’avventura umana coraggiosa fra le Aquile Randagie, i giovani scout clandestini degli anni del fascismo, ha fatto parte della Resistenza, dedicandosi al salvataggio e all’espatrio di famiglie di ebrei e di prigionieri alleati attraverso l’organizzazione OSCAR, e diffondendone le idee attraverso il giornale clandestino «Il Ribelle». In seguito, la sua missione si è rivolta alla formazione dei giovani, di cui si è preso cura come insegnante di religione, guida spirituale nel mondo scout, e animatore della Casa Alpina di Motta di Campodolcino. Grande è stata la fiducia riposta in don Barbareschi dal cardinale Carlo Maria Martini, che lo ha voluto giudice del Tribunale ecclesiastico regionale, presidente dell’Istituto per il sostentamento del clero, accompagnatore dei preti in crisi vocazionale e prezioso collaboratore nella gestione della Cattedra dei non credenti e della Scuola della Parola.
Notaio
Presidente emerito Irs, direttore Welforum e "Prospettive Sociali e Sanitarie
Docente di Diritto del Lavoro dell'Università degli studi di Milano
Già docente di Politica economica presso l'Università Cattolica di Milano
Già docente di Economia Internazionale , professore emerito Università Bocconi di Milano
Già docente di Diritto Costituzionale dell'Università degli Studi di Milano, Presidente emerito della Corte costituzionale
Giornalista, presidente della Fondazione Ambrosianeum
Liceo A. Manzoni, 3A, 1986