Il volume di Aldo Pettini, figura di spicco del
Movimento di Cooperazione Educativa (MCE), si propone come una
ricostruzione sistematica e divulgativa del pensiero pedagogico e delle pratiche didattiche di
Célestin Freinet (1896-1966) per il pubblico degli insegnanti italiani.
?? Contenuto e Obiettivo
L'autore passa in rassegna le
opere complete di Freinet, non limitandosi a una mera descrizione, ma calandole nel contesto teorico che le giustifica. L'obiettivo principale è quello di rendere accessibile e comprensibile la
pedagogia popolare e cooperativa di Freinet, evidenziando il legame indissolubile tra la sua visione etica e sociale e le concrete "tecniche" da lui ideate.
??? Le "Tecniche Freinet" in Dettaglio
Pettini dedica ampio spazio all'analisi delle
principali tecniche Freinet, sottolineando come esse non siano
espedienti isolati, ma costituiscano un
complesso armonico e uno strumento per l'emancipazione sociale dell'alunno:
- Testo Libero: L'espressione spontanea dei vissuti e degli interessi degli alunni, punto di partenza per l'apprendimento.
- Stampa e Tipografia a Scuola: Mezzo per dare dignità e diffusione al testo libero, creando un artefatto concreto del lavoro cooperativo.
- Corrispondenza Interscolastica: Apertura della classe verso l'esterno, scambio culturale e motivazione alla scrittura autentica.
- Lezione-Passeggiata: Connessione diretta tra l'ambiente di vita (campagna e villaggio) e l'apprendimento in classe.
?? Contesto Italiano e MCE
Pubblicato in un anno cruciale per il dibattito pedagogico (il 1968), il saggio è un testo fondamentale per la diffusione del pensiero freinetiano in Italia. Pettini, tra i fondatori della
Cooperativa della Tipografia a Scuola (poi MCE), condivide con Freinet il valore dell'
educazione come strumento di democrazia e di trasformazione sociale, incoraggiando gli insegnanti ad adottare un
metodo attivo basato sul
lavoro cooperativo e sul
tâtonnement sperimentale (il procedere per tentativi ed errori) del bambino.
In sintesi, il libro è una guida essenziale che chiarisce gli
aspetti pedagogici e didattici della proposta di Freinet, dimostrando come le sue tecniche siano un mezzo per liberare l'intelligenza dei ragazzi e costruire una scuola democratica e a misura di bambino.