L'anziano Marino Girolami ottiene uno dei suoi più grandi successi di pubblico in carriera con "Pierino contro Tutti". Fin dai titoli di testa è comprensibile l'idea del fumetto sviluppata su fotogrammi quindi Alvaro Vitali, l'unico con un "phisique du role" già sperimentato in commedie sexy dalla copiosa proliferazione, può muoversi agevolmente di fronte a registri narrativi pirotecnici e basati sull'improvvisazione totale. La barzelletta è il solo elemento portante della sceneggiatura, misera come il budget di produzione, ed il grande potere comico-demenziale è affidato all'estro di Vitali. La sua mimica irresistibile riesce a sopperire ad un progetto nato anche e soprattutto per trasferire senza mezzi termini una forma popolare di intrattenimento ad un'altra. La esperta regia di Girolami è una componente caratteristica non indifferente perché poco invogliato ad uscire dalla sua lazialità. Forse per questo il romano compare spesso nelle parole e nelle origini di tutto il cast : il padre oste Enzo Liberti, il nonno allupato Riccardo Billi e la maga Marisa Merlini dimostrano la volontà di circoscrivere il regionalismo e di puntare tutto sulle gags e sulle situazioni. Ecco allora graziose comparsate di Diana Dei, Francesca Romana Coluzzi, Salvatore Baccaro, Vincenzo Crocitti, Enzo Robutti e Gisella Sofio, attivissimi nel riportare alla mente climi di rivista e avanspettacolo ma anche teatrini televisivi più o meno degni di attenzione. L'annessione di componenti sexy lo avvicinano ai migliori prodotti di Cicero o Laurenti anche se le curve di Michela Miti fanno rimpiangere la austera recitazione di una Fenech o una Cassini. (Stefano Cocchi - Terminal Video Italia)
