Sulla scia della rivoluzione sessuale e all'ascesa del movimento femminista, la partita di tennis del 1973 tra la campionessa mondiale femminile Billie Jean King e l'ex campione maschile, nonché baro di professione, Bobby Riggs fu etichettata come La battaglia dei sessi, diventando uno degli eventi sportivi televisivi più visti di tutti i tempi, raggiungendo 90 milioni di spettatori in tutto il mondo. Mentre la rivalità tra King e Riggs raggiungeva il suo culmine, fuori dal campo ognuno combatteva battaglie più complesse e personali. La riservatissima King non solo gareggiava per l'uguaglianza, ma lottava anche per venire a patti con la propria sessualità mentre la sua amicizia con Marilyn Barnett andava approfondendosi. E Riggs, una delle prime celebrità mediatiche auto prodottosi, lottava con i suoi demoni nel gioco, a scapito della famiglia e della moglie Priscilla. Insieme, Billie e Bobby inscenarono uno spettacolo culturale che risuonò oltre il campo da gioco, accendendo discussioni in camere da letto e in sale riunioni, che continuano a riverberare ancora oggi.
