VITE BREVI DI UOMINI EMINENTI

TRAMA

"Le 'Vite brevi 'sono un prodotto tipico del barocco, che collocava l'arguzia al sommo tra le facoltà dell'ingegno, e la ricercava perfino negli aspetti della natura, sicché i casi arguti, spettacolari erano, secondo la frase di Baltasar Gracián a proposito degli emblemi e degli apologhi, come le pietre preziose nell'oro del discorso elegante. L'uomo-gazza, John Aubrey, colpiva col becco quelle cose luccicanti che erano gli aneddoti curiosi nella vita di un uomo, come gli autori dell'Anthologia Palatina e Marziale." (Mario Praz)

PREFAZIONE

«Un poeta della scheda biografica» J. Rodolfo Wilcock

AUTORE

John Aubrey (Malmesbury, 1626-1697), dilettante e 'virtuoso' (nel senso seicentesco di ricercatore di ogni «curiosità della Natura e dell'Arte»), fisico, naturalista, letterato, pittore e antiquario di vaglia, amico di Locke e di Newton, di Thomas Browne e di Hobbes, di Robert Boyle e di John Evelyn, ebbe in grado supremo la qualità appunto di saper nominare il particolare, l'aneddoto individuante, e un'innata sapienza nell'evocare il tono, il gesto, la fisiologia della vita. Vite brevi di uomini eminenti raccoglie una selezione dei profili biografici scritti da Aubrey tra il 1669 e il 1696, i cui manoscritti sono oggi conservati alla Biblioteca Bodleiana di Oxford.

ALTRE INFORMAZIONI

• Condizione: Nuovo
• ISBN: 9788845930386
• Collana: ADELPHI-GLI ADELPHI
• Formato: Brossura
• Pagine Arabe: 289
• Traduttore: Wilcock J. R.