• Genere: Libro
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Nardini
  • Pubblicazione: 02/2015

POLLICE VERSO. STORIA DI UN ARAZZO

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TRAMA
Si legge come un romanzo la ricostruzione storica che Fausta Squatriti ha condotto sulla famiglia del tessitore Agostino Angioletti, e di suo figlio Angelo a lanciarsi nell'impresa del tutto straordinaria della tessitura, con un modernissimo telaio Jacquard appositamente costruito, di un grande arazzo di 12 mq dedotto da un dipinto dell'accademico Jean Leon Gérôme: quel Pollice verso, allora più famoso de La Gioconda, il cui significato simbolico è ancora oggi presente nella gestualità comune. Il cimelio rimase custodito in famiglia (poco amato) per oltre un secolo, e soltanto ora è ampiamente rivalutato, portando all'attenzione contemporanea un oggetto in grado di incorporare gli ultimi palpiti del romanticismo. Palpiti esemplificati dal connubio tra l'eccesso di artisticità del Kitsch e l'alta qualità tecnologica espressa dalla lungimiranza di un'impresa familiare milanese alla fine dell'Ottocento che, nel volgere di due sole generazioni, aprì e chiuse una straordinaria vicenda imprenditoriale, qui ricostruita nei risvolti romanzeschi delle vite dei protagonisti e dei testimoni coi loro sogni, le loro ambizioni, i successi e gli errori...

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788840441887
  • Formato: Brossura
  • Pagine Arabe: 192


COMMENTI
04/09/2015 di propostemusicarte Una lettura veramente gradevole, al crocevia fra il romanzo storico e il saggio di storia dell'arte applicata. E anche, direi, un affresco affascinante di una Milano borghese, operosa e creativa al tempo stesso che rimane piuttosto impresso e fa riflettere molto confrontando passato e presente.

04/09/2015 di cerchioazzurro "Pollice verso" è un libro che si distingue per la sua particolarità, perché, pur appartenendo alla categoria del saggio, attraversa molti ambiti e argomenti, e riesce ad essere appassionante quasi come un romanzo. Bel lavoro. Lo consiglio ad addetti ai lavori ma anche ad appassionati e forse anche ai "comuni lettori".