PICCOLE VARIAZIONI SULLA SCIENZA

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TRAMA
Non c'è dubbio: la scienza è il basso ostinato del tempo, il tema principale della nostra cultura. I giornali dedicano uno spazio crescente all'ultima scoperta, i festival e le letture pubbliche veicolano le nuove visioni del mondo e la lettura scientifica dei fatti e dei comportamenti fa capolino anche nel quotidiano. Il rischio è quello di dimenticare che la scienza è una pratica cognitiva, non una piramide di verità rivelate e accumulate una volta per tutte. Educare alla scienza significa dunque spaziare tra conoscenze variamente interconnesse, attraversate dalle correnti dell'incertezza, evitando cristallizzazioni ideologiche e tentazioni mediatiche di semplificazione. I saggi qui raccolti si muovono fra fisica teorica, biologia e intelligenza artificiale: l'eredità di Turing, la figura di Majorana, la scala di Planck, il bosone di Higgs, i sistemi viventi, gli agenti economici, il riduzionismo e i processi emergenti, passando per i rapporti tra scienza, letteratura e arte. Il tutto organizzato come una serie di piccole variazioni musicali sul tema delle proiezioni culturali e mediatiche della scienza e delle sue inevitabili implicazioni epistemologiche, etiche, estetiche. Prefazione di Giuseppe O. Longo. Postfazione di Silvano Tagliagambe. Con una nota di Marcello Cini.
NOTE EDITORE
Non c'è dubbio: la scienza è il basso ostinato del tempo, il tema principale della nostra cultura. E non ci riferiamo qui alla tecnologia, ma alla perva sività delle narrazioni scientifiche. I giornali dedicano uno spazio crescente all'ultima scoperta, l'editoria scommet te sull'ultima linea di ricerca in scienze cognitive o in cosmologia, i festival e le let ture pubbliche sono i gran di eventi che veicolano le nuove visioni del mon do, e la lettura scienti fica dei fatti e dei comporta menti fa ca po lino anche nel quotidiano. Il rischio è quello di dimenticare che la scienza è una pratica cognitiva, non una piramide di verità rivelate e accumulate una volta per tutte. Educare alla scienza significa dunque spaziare tra conoscenze variamente in terconnesse, attraversate dalle correnti dell'incertez za, lontane da cristallizzazioni ideologiche e tentazioni mediatiche di semplificazione. I saggi qui raccolti affrontano temi dalla fisica teo - rica alla biologia e all'intelligenza artificia le: l'eredità di Tu ring, la figura di Majorana, la sca la di Planck, il bosone di Higgs, i sistemi vi ven ti, gli agenti economici, il riduzionismo e i pro cessi emer genti, passando per i rapporti tra scienza, lettera tura e arte. Il tutto organizzato come una serie di (pic cole) variazioni musicali sul tema delle proiezioni culturali e mediatiche della scienza e delle sue inevitabili implicazioni epistemologiche, etiche, estetiche.

PREFAZIONE
Se la ricerca scientifica è il tema principale della nostra cultura, questo libro mette in guardia contro le tentazioni ideologiche, per non dimenticare che la scienza è, soprattutto, una pratica cognitiva.

AUTORE
Ignazio Licata, fisico teorico ed epistemologo, si occupa di fondamenti di teoria quantistica, cosmologia e teorie dell'organizzazione e dell'emergenza. Tra le sue pubblicazioni: La logica aperta della mente (2008); Complessità (2011); I gatti di Wiener (2015).

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788822002686
  • Collana: LA SCIENZA NUOVA
  • Formato: Brossura
  • Pagine Arabe: 256