IL MANGIATORE DI PIETRE

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TRAMA
È sera e Cesare è nella sua baita, quando si accorge che manca l'acqua. Va a controllare. Ma al torrente lo attende una macabra sorpresa: riverso, a tappare la condotta, giace il corpo del suo amico Fausto. La notizia si diffonde in un battibaleno ma la gente si cuce la bocca. Tutti, polizia compresa, ritengono che il delitto sia legato al traffico di clandestini. Quindi, sicuramente un regolamento di conti. Alla ricerca della verità si muove anche il commissario, una donna bella ed estranea al mondo della valle, convinta che Cesare sia stato una figura chiave di quel traffico. Ma la verità alla fine emergerà proprio grazie a Cesare che, indagando da solo sulla morte dell'amico, capirà che la ragione è da ricercarsi in tutt'altra direzione.
NOTE EDITORE
Da una penna tra le migliori della nuova narrativa italiana un giallo che, come in Simenon, diventa pretesto per raccontare le vite intime di una piccola comunità del Cuneese. È sera in una valle del Piemonte al confine con la Francia. Cesare è nella sua baita quando si accorge che manca l'acqua. Sale a dare un'occhiata. Al torrente lo aspetta una macabra scoperta: è il cadavere del suo amico Fausto, morto assassinato, a tappare la condotta. La voce si sparge in fretta e la gente non parla volentieri. Tutti, polizia compresa, sono convinti che il delitto sia legato al traffico di clandestini attraverso il passo. Un regolamento di conti insomma. Il commissario, una donna bella e forestiera, sa che Cesare è stato un personaggio chiave di quel mondo e cerca di scoprire la verità. Una verità cui Cesare arriverà indagando da solo sulla morte dell'amico, scoprendo che il movente è da ricercare in un'altra direzione.

PREFAZIONE
"Come nei gialli di Simenon, in questo romanzo il delitto è il modo per far venire a galla i rapporti tra le persone, le amicizie, gli odi e i tradimenti di una piccola comunità." L'Espresso "Un autore fra i pochissimi eccellenti scrittori italiani di fine millennio e ancora non abbastanza riconosciuto." Il Sole 24 Ore

AUTORE
Davide Longo (Carmagnola, 1971) è regista di documentari e autore di testi per il teatro e per la radio. Ha pubblicato i romanzi Un mattino a Irgalemì (Marcos y Marcos, 2001), L'uomo verticale (Fandango, 2010), Ballata di un amore italiano (Feltrinelli, 2011), Il caso Bramard (Feltrinelli, 2014). Vive a Torino dove insegna scrittura presso la Scuola Holden di Baricco. Il mangiatore di pietre è apparso originariamente per Marcos y Marcos (2004).

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788807888120
  • Collana: UNIVERSALE ECONOMICA
  • Dimensioni: 200 x 17 x 128 mm
  • Formato: Brossura
  • Pagine Arabe: 224