GUFO E L'USIGNOLO, IL

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TRAMA
Nella fitta tradizione dei contrasti mediolatini e volgari Il gufo e l'usignolo (1200 Ca., in medioinglese) spicca per la vivacissima caratterizzazione dei contendenti, per la serrata e spesso sconcertante strategia argomentativa, per la mobilità dello stile, ora alto, ora stupendamente quotidiano. All'indole sozza e infida del Gufo, signore dell'inverno e della notte, sempre carico di greve tristezza e profeta di sventura, l'Usignolo contrappone il suo canto, così amato da tutti, e la sua natura gioiosa, per esser a sua volta accusato di leggerezza, di lussuria, di inutilità. Contro il canto chiaro e vano del rivale, contro la sua travolgente ed effimera festosità, il Gufo rivendica un canto più vero, che accompagna e consola gli afflitti e una dolorosa, occulta saggezza: «So tutto ciò che accadrà: / le carestie, le invasioni, / so se la gente vivrà a lungo, / se la sposa perderà lo speso, I so dove sarà odio e vendetta, / so chi verrà impiccato. / / Ciò che è caldo può raffreddarsi; / ciò che è bianco può sporcarsi; / ciò che piace può dispiacere; I ciò che è lieto può accigliarsi: I tutto ciò che non è eterno I passerà, e ogni gioia terrestre». Si incrociano le argomentazioni, con clamorosi colpi di scena: chi avrà la meglio nella disputa'

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788879841573
  • Collana: BIBLIOTECA MEDIEVALE