DIARIO DI SCUOLA

16,00 €
TRAMA
L'autore affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli alunni. In verità dicendo "alunni" si dice qualcosa di troppo vago: qui è in gioco il punto di vista degli "sfaticati", dei "fannulloni", degli "scavezzacollo", dei "marioli", dei "cattivi soggetti", insomma di quelli che vanno male a scuola. Pennac, ex scaldabanco lui stesso, studia questa figura popolare e ampiamente diffusa dandogli nobiltà, restituendogli anche il peso d'angoscia e di dolore che gli appartiene. Il libro mescola ricordi autobiografici e riflessioni sulla pedagogia, sulle universali disfunzioni dell'istituto scolastico, sul ruolo dei genitori e della famiglia, sulla devastazione introdotta dal giovanilismo, sul ruolo della televisione e di tutte le declinazioni dei media contemporanei. E da questo rovistare nel "mal di scuola" che attraversa con vitalissima continuità i vagabondaggi narrativi di Pennac vediamo anche spuntare una non mai sedata sete di sapere e d'imparare che contrariamente ai più triti luoghi comuni, anima i giovani di oggi come quelli di ieri. Con la solita verve, l'autore della saga dei Malaussène movimenta riflessioni e affondi teorici con episodi buffi o toccanti, e colloca la nozione di amore, così ferocemente avversata, al centro della relazione pedagogica.

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788807017445
  • Collana: I NARRATORI
  • Formato: Brossura
  • Pagine Arabe: 241
  • Traduttore: Mélaouah Y.


COMMENTI
08/04/2008 di Alfonso.perrella La scuola e la famiglia non si sono mai parlati.Si sono sempre incontrati e fugacemente salutati cosi come si fa con il proprio vicino di casa al quale è preferibile non dare troppa confidenza.

22/06/2008 di ludovica.bertelli Sono una insegnante e ho ritrovato nelle pagine di Pennac il mio lavoro fatto in classe. Ho sempre cercato di non far sentire nessuno dei miei alunni zero. Ognuno aveva un suo peso che trovava nel lavoro che progettavamo insieme e per il quale sapeva di poter dare un qualche contributo Bellissima la pagina sull''Emilio diRousseau,. d''accordo sull''importanza della memoria se rielaborata a livello personale