Entrambe le opere lasciano trasparire la sua
disillusione nei confronti dell’amore: soltanto nell’immaginazione, infatti, è possibile vivere un amore vero e puro. Il primo testo tarda a raggiungere il successo, ma è oggi considerato una delle opere più riuscite del romanzo ottocentesco.
Madame Bovary, invece, viene dapprima condannato per oscenità e immoralità e alcuni anni dopo diventa estremamente famoso ed è visto oggi come un perfetto esempio di
romanzo realista.
Proprio perché fermamente convinto che sia impossibile ottenere ciò che si vuole nella realtà, Flaubert partecipa al
raggiungimento della felicità attraverso le azioni e le storie dei suoi personaggi. Le sue grandi doti letterarie sono state riconosciute anche da grandi autori come Baudelaire e Zola e, poco dopo lo scandalo causato da Emma Bovary, il bovarismo diventa un nuovo modo di sentire e di pensare.
Flaubert scrive un’altra opera molto importante per il suo periodo, dal titolo
Salammbô, un romanzo scritto con
estrema minuzia per i dettagli storici dopo un viaggio che l’autore intraprende in Tunisia nel 1858. Nonostante l’estrema precisione storica e archeologica, anche in questo romanzo è presente la
tragicità del sentimento d’amore, portata alla luce dal personaggio femminile dell’opera, ovvero la sacerdotessa Salammbô.
L’innovazione delle opere di Flaubert si trova soprattutto nell’
eliminazione del narratore onnisciente che fino ai primi dell’Ottocento era solito accompagnare i lettori verso un’interpretazione dei personaggi e della storia. Con Flaubert, invece ci troviamo in presenza di
un modo tutto nuovo di raccontare gli eventi e di descrivere gli oggetti che, secondo l’autore, devono essere in grado di descriversi da soli e di raccontare essi stessi la loro realtà.