Probabilmente la più conosciuta delle tre, Emily sviluppa l’interesse per la scrittura già giovanissima: di certo, i fratelli maggiori e l’ambiente familiare stimolante la facilitano nell’avvicinarsi al
mondo della letteratura con degli esercizi di scrittura che la giovane autrice prende molto seriamente.
La scrittrice inglese coltiva il suo amore per la
poesia che, dopo diversi anni, viene scoperto dalla sorella maggiore, Charlotte: ed è proprio lei che la convince a pubblicare una raccolta dei suoi versi sotto pseudonimo. Solo nel 1847, a seguito dell’enorme successo del romanzo della sorella,
Jane Eyre, Emily pubblica il suo romanzo più famoso,
Cime tempestose, che non raccoglie da subito il consenso né dei lettori né degli esperti, i quali non ne riconoscono la forza e le potenzialità, nonostante lo trovino stranamente unico nel genere: l’autrice, infatti, affronta coraggiosamente i temi del moralismo, della religiosità e dell’ipocrisia vittoriani, dando voce alla necessità di raggiungere la parità dei sessi e di ridurre le differenze tra le classi sociali.
Il romanzo di Emily, in ogni caso, sopravvive alle critiche negative del pubblico inglese e passa alla storia come una delle più importanti opere del
periodo vittoriano e, ancora oggi, come un
grande classico della letteratura.
