Sempre più emerge a livello nazionale l'importanza di intervenire per motivi sia di sicurezza sia di salvaguardia sul cosiddetto "costruito storico", intendendo per esso edifici di valenza storico-artistica cos" come l'edificato minore. La nuova mappatura sismica dell'Italia ha, inoltre, determinato l'obbligo di intervenire nel rispetto del raggiungimento delle prestazioni antisismiche richieste nella quasi totalità del "costruito storico" esistente a livello nazionale. Sulla base di tali presupposti, l'opera affronta la tematica degli interventi partendo da un modello di edificio ideale con struttura muraria che segue la regola dell'arte e che offre le maggiori garanzie di sopravvivenza al sisma. Sono, quindi, esaminate le differenze rispetto a questa "idea", le modifiche apportate nel tempo, evidenziando i difetti e la conseguente minor efficienza statica. A seguito di questa analisi, vengono forniti gli strumenti affinchè chi affronta il restauro/recupero degli edifici in muratura sia in grado di progettare le correzioni e gli adeguamenti più prossimi al modello ideale dell'edificio esistente. Premessa indispensabile per poter operare correttamente sia nell'analisi che nell'intervenire, è la conoscenza dei materiali storici e delle tecniche costruttive antiche. Anche questo aspetto del problema è affrontato ampiamente nel testo. In questa terza edizione si è posta specifica attenzione a nuovi metodi di calcolo, in particolare per quanto attiene le strutture lignee, facendo riferimento all'Eurocodice 5 e alla norma italiana per le costruzioni in legno (in fase di revisione), e i solai, sia lignei che in acciaio. Sono, quindi, stati ampliati gli esempi di calcolo dei "meccanismi di collasso", metodo di verifica che appare più affidabile e, in taluni casi specifici, l'unico applicabile. Nell'affrontare le problematiche inerenti il recupero di archi e volte, nuova attenzione è dedicata al rinforzo con materiali compositi, nonchè alla verifica di archi con geometria deformata.