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terzani tiziano; terzani f. (curatore) - la fine e' il mio inizio

LA FINE E' IL MIO INIZIO UN PADRE RACCONTA AL FIGLIO IL GRANDE VIAGGIO DELLA VITA

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3 stelle su 5 7 recensioni presenti


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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Longanesi

Pubblicazione: 03/2006
Edizione: 17ª





Trama

Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di cos'è la vita: "Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto", dice. Così racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. "Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte." Un testo che è il suo ultimo regalo: il nuovo libro di Tiziano Terzani.




Autore

Tiziano Terzani Nasce a Firenze nel 1938 e dal 1971 è corrispondente dall'Asia per il settimanale tedesco "Der Spiegel" (una collaborazione trentennale, durante la quale Terzani scrive anche per "la Repubblica" e per il "Corriere della Sera"). Nel 1973 pubblica Pelle di leopardo, dedicato alla guerra in Vietnam. Nel 1975 assiste alla presa del potere da parte dei comunisti a Saigon e da questa esperienza nasce Giai Phong! La liberazione di Saigon. Segue Holocaust in Kambodscha (1981), frutto del viaggio a Phnom Penh compiuto dopo l'intervento vietnamita in Cambogia. Il soggiorno in Cina si conclude nel 1984, quando Terzani viene arrestato per "attività controrivoluzionaria" e poi espulso. Esperienza che dà origine a La porta proibita (1985). Con Buonanotte, signor Lenin (1992) testimonia il crollo dell'impero sovietico. Nel 1993 pubblica Un indovino mi disse, viaggio-reportage alla scoperta del sud-est asiatico. In Asia (1998) ripercorre gli eventi che hanno segnato la storia asiatica degli ultimi trent'anni. In seguito all'attentato terroristico di New York dell'11 settembre pubblica le Lettere contro la guerra (2002). Due anni dopo, con Un altro giro di giostra, sceglie di raccontare un viaggio diverso, quello attraverso la propria malattia, e il mondo che la circonda. Muore a Orsigna, nei pressi di Firenze, il 28 luglio 2004.










Altre Informazioni

ISBN:

9788830422476

Condizione: Nuovo
Collana: NUOVO CAMMEO
Dimensioni: 211 x 45 x 149 mm
Formato: Libro rilegato
Pagine Arabe: 466





I vostri commenti al Libro

7 recensioni presenti.

17/03/2006 Di regazzoni_roberto
1 stelle su 5

Quattrocento pagine di banalità new age. Roberto Regazzoni



18/03/2006 Di nicksei
0 stelle su 5

Visto che è uscito il 16 e il 18 già lo hai letto tutto le 400 pagine di banalità un po' devono averti "preso"



26/03/2006 Di lucirame
5 stelle su 5

In my end is my beginning. Così termina East Coker di T.S. Eliot, e sappiamo che i quartetti erano gradita frequentazione di Terzani durante l'ultimo periodo di vita. Titolo più calzante non lo si poteva trovare per questo libro di valore inestimabile che tutti dovrebbero leggere e rileggere, ma soprattutto capire, in senso etimologico di contenere, accogliere in sé. E' un'eredità culturale onesta e ricchissima. Leggetelo e fatelo leggere a chi stimate



14/06/2006 Di alexa1965
5 stelle su 5

Semplicemente splendido, questa è vita altro che banalità....



03/10/2006 Di nic2squib
5 stelle su 5

Un libro molto interessante.



15/11/2006 Di stenobmx
5 stelle su 5

chi da voto 1 si vede che non ha capito niente della vita... probabilmente l'ho capito meglio io dal mio piccolo dei 16 anni... lui è un grande scrittore e questa libro rappresenta il suo ultimo capolavoro... merita di essere ricordato...



16/08/2007 Di monica.federico
5 stelle su 5

Il viatico di Anam, “il senzanome” “ La verità è una terra senza sentieri”.“Cammini, trovi”: questo è il messaggio che Tiziano Terzani trasmette al figlio Folco ne “La fine è il mio inizio”. In quest’ultimo libro lo scrittore si racconta, dagli anni della gioventù, vissuti in un universo familiare sereno ma ristretto, umile ma dignitoso, fuori le mura di Firenze, dove affiora la sua diversità, il bisogno di spazi e d’esperienze, di percorsi non ancora tracciati, fino all’assunzione al “Der Spiegel”, in qualità di corrispondente dall’Asia. Quaranta anni di giornalismo in prima linea, in Vietnam, Cambogia, Cina, Russia, Giappone, India, sul campo, spesso a rischio della pelle, fuori delle regole del potere, fuori degli schemi soliti, spinto da un sogno, quello di trovare un’alternativa al modello di sviluppo occidentale, che si basa sull’omologazione, la massificazione, la mercificazione dell’individuo, e che porta inesorabilmente alla scomparsa della “biodiversità”. Terzani vede nella diversità il fondamento della vita, l’inestimabile ricchezza dell’umanità, valore irrinunciabile, insieme alla libertà di esistere. Intellettualmente coraggioso, accorato e partecipe, sinceramente soggettivo, e, per questo, capace di scuotere ed emozionare, Tiziano Terzani non è mai spettatore freddo e distaccato di fronte allo svolgersi della Storia. L’afflato della Storia lo percorre come un brivido, nei momenti in cui il suo corso muta drasticamente, quando si trova ad assistere ad avvenimenti come la caduta di Phnom Penh, o la liberazione di Saigon. Al grido di liberazione dei Vietcong, Tiziano Terzani raccoglie l’urlo della storia e la racconta. Attento all’uomo, dietro e dentro il fatto. “Il mio primo libro, -Pelle di Leopardo-”, commenta,“è personalissimo, pieno di giudizi, d’emozioni sulla guerra. I fatti ci sono, ma gli altri “fatti” sono le mie emozioni”. Nel Vietnam vuoi che i Vietcong vincano la guerra. Sei per i Vietcong, non per gli Americani. E’ molto pi



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