Nella cosiddetta "età globale" è in atto una discussione, via via piu pressante negli studi letterari e non solo, che intende ridefinire i metodi di classificazione delle opere letterarie in base alla nazionalità degli autori e che sembra voler collocare l'arte della scrittura in un contesto che superi i confini ristretti di una singola tradizione. Il valore di un'opera deriva interamente dall'eccellenza della lingua in cui scrive l'autore e dai rapporti che egli intrattiene con i suoi conterranei, o anche dalle letture che ha fatto in altre lingue, dalle esperienze che ha avuto lontano da casa, dai contatti che ha stabilito con altri autori? C'è per la letteratura una prospettiva mondiale - la Weltllteratur di Goethe -, oltre alla prospettiva nazionale insegnata nelle scuole? A queste domande rispondono alcuni fra i maggiori critici letterari e storici delle idee italiani.