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caprotti bernardo - falce e carrello

FALCE E CARRELLO Le mani sulla spesa degli italiani


2 stelle su 5 5 recensioni presenti


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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Marsilio

Pubblicazione: 09/2007





Trama

Bernardo Caprotti è l'imprenditore che ha portato all'eccellenza i supermercati in Italia. Ne ha fatto un caso di rinomanza internazionale, nel settore. A 81 anni ha deciso di rompere il suo riserbo (niente interviste, niente fotografie, poche apparizioni pubbliche, tanto lavoro) e in questo libro-denuncia racconta ciò che ha dovuto subire per mano delle Coop. Dai primi contatti con il gigante "rosso" della grande distribuzione fino alle polemiche degli ultimi mesi, il fondatore di Esselunga ricostruisce un confronto pluridecennale scambiato fino a poco tempo fa per normale concorrenza ma che, secondo l'autore, aveva il solo scopo di far sparire la sua azienda dal mercato.










Altre Informazioni

ISBN:

9788831793728

Condizione: Nuovo
Collana: GLI SPECCHI
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 187





I vostri commenti al Libro

5 recensioni presenti.

30/09/2007 Di soldatellirinaldo
5 stelle su 5

FINALMENTE SCOPRIAMO IL RE NUDO



05/10/2007 Di elenacons51
2 stelle su 5

Sabato ho comprato il libro di Caprotti “Falce e carrello: Le mani sulla spesa degli italiani”. Ieri sono riuscito a finirlo. Mai mi sono trovato di fronte a un personaggio così squallido come l’autore di questo libro. A mio parere rappresenta l’Italia rovinata dalla prepotenza e la superbia di certi dirigenti aziendali. Non entrerò in merito alla denuncia tra supermercati di destra e sinistra ma quello che non riesco a capire è come certi tirannosauri continuino a parlare. Mi limiterò a discutere sul settore tessile dove in teoria la famiglia Caprotti fu molto nota ad Albiate nella provincia di Milano, quella elite che l’autore definisce come l’aria pura della Brianza nel suo libro. Certamente riesce a dire che Lui non fu un fascista ma un prepotente di primo livello, e in certo senso molto segregazionista. Prima di svendere la Manifattura ad Albiate, ogni anno si faceva vivo ad Albiate per lasciare un bel assegno e così per coprire le perdite dell’azienda tessile. Ma quello che il cavaliere Bernardo Caprotti non dice era come si comportava con il Suo personale amministrativo, con i dipendenti e le operaie che erano licenziate di fronte ai telai e colleghi di lavoro per dimostrare chi detenesse il potere. Sarebbe interessante capire se questo metodo l’abbia imparato in America o nella Europa fascista. Lei non dice nel Suo libro che ridusse l’azienda in rovina: uffici distrutti, telai dell’epoca fascista (come mai non cambiò il parco macchine nella democrazia), personale e produzione disfatti. Qualcuno può pensare che oggi la realtà sia migliorata ma non è così. Perché il signore che non volle vendere alla Coop lasciò la manifattura in mani d’altri squallidi individui di Bergamo. Altri personaggi del suo livello sono gli Albani. Ho letto i libri della collezione “casoncelli bergamaschi” della Blue Herons, e ho trovato un racconto chiamato “Go out Signora Cristina” nel libro “I demoni sotto l'ombra dell'angelo, 101 storie di cattiveria e ignoranza nel tessuto industr



11/10/2007 Di dgcsdr
0 stelle su 5

Ho finito di leggere il libro del Signor Caprotti. Di politica non ci ho mai capito un gran che ed è stato meglio così!! Sono una cristiana praticante e in quel campo lì vedo solo il desiderio di tutte le parti politiche di fare ognuno il comodo loro e non gli interessi dei cittadini. Ho apprezzato tantissimo le informazioni rivelate dall''autore, inoltre è di facile lettura anche per chi non ha dimestichezza con i paroloni e le frasi complesse usate oggi usate per non far capire di cosa effettivamente si sta parlando!! E'' un linguaggio semplice e scorrevole, soprattutto ricco di contenuto senza perdersi in argomenti di contorno inutili e noiosi. Grazie alle rivelazioni fatte dal Signor Caprotti non entrerò mai più in una Coop o Ipercoop. Da casalinga e mamma non avevo mai seguito queste vicende dietro le quinte sui Supermercati.....mi sono solo sempre limitata ada andare a fare la spesa per le necessità della famiglia senza stare a guardare questi retroscena. Ora che ho saputo quanto sono viscidi, ignoranti e aggressivi questi della sinistra, grandi condottieri di guerre e portatori di discordie e divisioni sociali......mi pento amaramente di aver anche chiesto la tessera socio dell''Ipercoop che mi è costata ben € 25!!!!! Alla Esselunga non mi hanno chiesto un €! Mi rammarico di averla scoperta solo ora e mi piacerebbe che ce ne fossero anche nelle zone dove ancora la sinistra non gli permette di impiantarsi. Nel frattempo ho diffuso le informazioni anche ad altre persone del mio vicinato, pareni e mamme delle compagne di mia figlia.......ora molte di loro vanno all''Esselunga. Riguardo il commento del signore precedente, vorrei sottolineare che anche non sapendo cosa ha fatto Caprotti in passato, chi è stato ecc.....in quell''ambiente commerciale nessuno resta o diventa facilmente una persona al 100/% onesta e giusta.....chi è senza peccato scagli la prima pietra.......e mi sembra che a paragone di disonestà ed egoismo nonchè di arrivismo commerciale e di tutto



18/10/2007 Di brady3
5 stelle su 5

Sono un addetto ai lavori,nel senso che da oltre 20 anni lavoro nel settore alimentare italiano come responsabile commerciale prima provinciale,poi regionale infine nazionale. I miei complimenti al primo vero Signore che ha avuto il coraggio di scrivere quello che da decenni tutti nel settore sapevano ma che non hanno mai potuto contestare: le cooperative erano e sono delle intoccabili perchè interconnesse a livelli politici locali e nazionali in una rete chiusa di clientelismi e favori. Grazie per il coraggio e l'onestà intellettuale Sig. Caprotti.



23/10/2007 Di elena.miglio
0 stelle su 5

ho acquistato questo libro appena ieri e non ho ancora terminato di leggerlo, ma mi è venuta voglia di recensirlo subito; questo perchè è la prima testimonianza della realtà moderna scritta integralmente dall''unica persona che ha avuto il coraggio di farlo, con la quale non posso che complimentarmi. Non mi intendo di attività commerciali nè tantomeno di economia in senso più ampio, tuttavia in molte delle sue parti l''opera esprime i miei stessi pensieri resi più maturi dagli anni e dall''esperienza diretta, cose che a me mancano. Proprio a causa della mia inesperienza, non ho i mezzi per dare un giudizio efficace, dato tutto ciò a cui posso riferirmi è il parere unilaterale dell''autore, qualche giornale e i (contradditori) libri di storia. Comunque penso che sia un libro che vale la pena leggere e che ritengo attendibile a causa dell''innegabile presenza di documenti ufficiali, del riserbo che il signor Caprotti ha mantenuto per lunghi anni e delle idee antecedenti alla lettura del libro che ho maturato io stessa.



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