Pagabile anche con 18App Bonus Cultura e Carta del Docente
È ancora possibile oggi, in un mondo dominato dal secolarismo e dalla cultura scientifica, pensare a una vita dopo la morte? Per rispondere a questo interrogativo, a cui nessuno può dirsi disinteressato, il cardinale Ruini sviluppa una riflessione a tutto campo, che mette a confronto storia e attualità, indagine razionale e fede religiosa, scoperte della tecnoscienza e aspirazioni profonde dell'animo umano, e offre una sobria ma toccante testimonianza personale: le esperienze vissute come sacerdote accanto a chi è giunto al traguardo della vita terrena e il modo in cui egli stesso, ormai anziano, sente e vive l'avvicinarsi dell'ultimo viaggio.
Prima di affrontare il grande tema dell'esistenza di un aldilà, Ruini prende in esame quella certezza biologica, e insieme quell'enigma filosofico, che è la morte, il cui significato è profondamente cambiato nell'ultimo secolo: l'aumento della preoccupazione per la propria sorte, nei nuovi scenari aperti dal prolungamento dell'attesa di vita, è andato di pari passo con la decostruzione sociale e culturale della morte, ridotta oggi a semplice fatto naturale. Ultima versione di quel fenomeno antico quanto la specie umana che è la fuga dall'idea della propria fine.
Nonostante la coscienza della morte e il desiderio di trascenderla attraverso una qualche forma di sopravvivenza siano caratteristiche primarie dell'uomo, costitutive della sua identità, è davvero arduo raggiungere la certezza razionale di una vita dopo la morte, come dimostrano le dense pagine dedicate ai rapporti tra mente e cervello, ai grandi risultati raggiunti dalle neuroscienze e agli interrogativi ancora più grandi che rimangono aperti. Di fronte ai quali un credente come Ruini cerca una risposta nella religione e, in concreto, nel cristianesimo, che ha al centro la vittoria di Cristo sulla morte, in un dialogo fecondo tra fede, ragione e storia, e in un confronto serrato con le proposte alternative dell'islam e del buddismo.
Pur trattando un argomento triste e inquietante, C'è un dopo? è un libro sereno, che trasmette fiducia al lettore, perché pervaso da quella che l'autore chiama «la grande speranza». La speranza in una vita futura che, impedendoci di assolutizzare il presente e di considerare definitivi gli effetti del nostro agire, ci libera interiormente e ci consente di perseguire ciò che è buono e giusto, anche al di là delle probabilità di successo. Una speranza, insomma, che poggia sulla fede in Dio e dona a ogni evento della nostra vita un significato diverso, più ampio e duraturo.
Il sito utilizza cookie ed altri strumenti di tracciamento che raccolgono informazioni dal dispositivo dell’utente. Oltre ai cookie tecnici ed analitici aggregati, strettamente necessari per il funzionamento di questo sito web, previo consenso dell’utente possono essere installati cookie di profilazione e marketing e cookie dei social media. Cliccando su “Accetto tutti i cookie” saranno attivate tutte le categorie di cookie. Per accettare solo deterninate categorie di cookie, cliccare invece su “Impostazioni cookie”. Chiudendo il banner o continuando a navigare saranno installati solo cookie tecnici. Per maggiori dettagli, consultare la Cookie Policy.