«Con Viaggio in Sardegna si intende presentare una selezione di oltre settanta opere degli autori italiani coinvolti, creando un dialogo e una tensione creativa tra due territori; un’iniziativa basata sullo scambio di esperienze e sulla costruzione di un dialogo culturale e professionale capace di connettere comunità artistiche e pubblici diversi. L’obiettivo è liberare la Sardegna dalla sua immagine stereotipata – soleggiata, immobile e turistica – interrogandola attraverso lo sguardo della fotografia. Non si tratta di un racconto didascalico, ma di un’esplorazione profonda delle pieghe invisibili del paesaggio e della vita quotidiana.»
Partendo dalla mostra tenuta all’Istituto Italiano di Cultura di Miami nel settembre 2025, questo libro presenta una selezione di opere realizzate negli ultimi sette anni nell’ambito del progetto AR/S – Arte Condivisa in Sardegna della Fondazione di Sardegna. Il libro include testi di una selezione di celebri autori italiani, tra cui Edoardo Albinati, Giovanni Columbu, Valerio Magrelli, Paola Soriga, Andrea Cortellessa e Riccardo Cicilloni.
In questo affresco corale della Sardegna contemporanea si incontrano realtà diverse: le pietre arcaiche dei dolmen e dei menhir, il silenzio sublime dell’ex isola-carcere dell’Asinara, le tracce in disfacimento della storia industriale e le città svuotate dei loro abitanti. Olivo Barbieri, Marco Delogu, Pino Musi e Paolo Ventura ci conducono in viaggi sorprendenti attraverso le loro Commissioni Sardegna. Marco Loi, Luca Nostri e Vincenzo Pagliuca esplorano le lotte dei pastori, le memorie di Emilio Lussu e le suggestive tombe delle Domus de Janas, antiche abitazioni recentemente riconosciute dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Il libro include anche una selezione dei lavori degli studenti dell’ultimo workshop di The Photo Solstice, condotto da Matthew Connors e dedicato all’isola di Culuccia. Questa iniziativa annuale—gratuita e sperimentale, fatta di workshop, incontri e mostre—costituisce il cuore delle attività della Fondazione di Sardegna, insieme a Marco Delogu, nel promuovere una nuova narrazione fotografica dell’isola.
Qui, la luce che si imprime sulla superficie materiale non è quella che rivela, ma quella che lascia tracce e apre possibilità interpretative. I paesaggi non appaiono mai neutri: le forme che si ripetono diventano simboli, residui di energia, dettagli. Alla bellezza spettacolare subentrano il dubbio, lo scarto e i margini che aprono a nuovi significati. Ogni immagine ci invita a rallentare, a sostare nell’incertezza. Questa è un’isola che non rassicura, ma proprio per questo ci tocca, ci interroga e ci coinvolge.
