"La caccia è una passione che deve essere praticata da persone che hanno la giusta etica, senza deroga alcuna. Noi cacciatori dobbiamo alla selvaggina immensa gratitudine, oltre che rispetto, considerato che ci arroghiamo il diritto di abbatterla senza chiederle il permesso." Così l'autore ricorda in questo libro esperienze di caccia, momenti autentici trascorsi con gli amici, avventure vissute nei posti più belli, dalle Alpi agli Appennini, dalle pianure ungheresi al promontorio del Gargano. Un'opera tributo all'amicizia ed alla caccia, quella vera, governata da regole scritte e non, che illustra la semplice e reale vita di un cacciatore e dei suoi amici, con i quali ha instaurato un rapporto quasi fraterno ed indissolubile tale, da condizionare tutta la sua esistenza. "Ma io sono determinato ad andare avanti per vivere nuove avventure all'aria aperta, nelle albe, nei tramonti, con gli amici più fidati. Andare avanti verso il tramonto della vita sapendo che dentro di esso potrò procedere illuminato da un bagliore che rischiarerà il mio cammino".
