Secondo periodo Borbonico. La giovane Maria Castillo ha in sé racchiuso un dono tramandatole da sua madre Rosalìa Escobedo, morta quando lei era ancora piccola, e dalla sua trisavola Maya. La forte somiglianza di Maria con la madre, sia fisica che spirituale, porta il padre Giuseppe Castillo, senatore del Regno delle due Sicilie, ad allontanarla presso la sua masseria di campagna a Camporeale, poiché non pronto a rivivere le esperienze sensoriali condivise con la moglie. All'età di dodici anni la vita di Maria cambia bruscamente: strani sogni, visioni di luoghi e immagini surreali, la portano a pensare di diventare pazza. La notte antecedente il suo sedicesimo compleanno, in uno sogno vede il pericolo incombere su suo padre: lugubri uccelli lo avvolgono minando la sua vita, ma poi un lupo, apparso improvvisamente li allontana. Il lupo cattura tutta l'attenzione di Maria, imprigionandola nel magnetismo del suo sguardo. Avvolto dalla nebbia, il lupo si trasforma in uomo, che celato, si dissolve lasciandole solo il ricordo dei suoi occhi glaciali. Sarà da questo sogno che la storia di Maria avrà inizio.