Tre ciotole di Michela Murgia sarà un libro spartiacque.
"Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita".
Tre ciotole di Michela Murgia è un un libro nato come pamphlet, proprio come alcuni degli ultimi successi dell'autrice e intellettuale italiana (
God save the queer,
Stai Zitta,
Morgana).
Poi però
Tre ciotole si è evoluto come raccolta di tre racconti rappresentativi degli stati di crisi che gli esseri umani si trovano ad affrontare.
Perché l'evoluzione accade, agli esseri umani resta se subirla o abbracciarla.
Michela Murgia fa di
Tre ciotole un libro che è esternazione di una lezione appresa durante la vita, ma anche testimonianza di come si può abbracciare l'evoluzione.
Spesso i lettori cercano tracce degli autori nei libri che essi scrivono.
Cercano, chiedono di vedere l'autobiografia.
A volte l'autobiografia è tutta intorno, o meglio: è nella ragione di essere del libro stesso.
In Tre ciotole di Michela Murgia non c'è l'autobiografia strictu sensu: ci sono personaggi variegati, forse strampalati, sicuramente vulnerabili.
Sono personaggi che rimangono imprigionati in relazione finite, che si fanno del male, che fanno del male. Che tradiscono, si ammalano, si innamorano.
I personaggi di Tre ciotole di Michela Murgia affrontano cambiamenti radicali, quegli eventi che spezzano la vita in due tempi, prima e dopo, fine primo tempo.
Fine.
Abbracciare il cambiamento, anche quando questo vuol dire fine, vuol dire costringersi a strategie di sopravvivenza emotiva.
Vuol dire darsi il tempo e gestire il tempo che è stato dato, scandirlo con le tre ciotole che disciplinano la quantità di cibo quando non si ha o si ha troppa fame.
A lato, dentro e intorno alle vicende dei protagonisti di
Tre ciotole di Michela Murgia c'è la vita della stessa autrice.
Non sono raccontati fatti autobiografici, eppure lo sono perché tutti abbiamo vissuto modi di finire: la fine di un amore. un licenziamento, una fine, una perdita.
Intorno a
Tre ciotole di Michela Murgia c'è la vita e l'esperienza della stessa autrice che cerca ed espone il senso dell'attraversamento di un periodo critico. Michela Murgia lo fa con il suo stile narrativo lucido e inconfondibile, creando una costellazione di vite, di storie e di altri romanzi: come
Lo zen e il tiro con l'arco di Herrigel, Il crollo di Fitzgerald,
L'anno del pensiero magico di Didion.
Recensione di Stefania C.