Dopo le monografie dedicate a Carlo Scarpa e a Napoleone Martinuzzi, prosegue la collana Le Stanze del Vetro, nata dalla collaborazione tra Pentagram Stiftung e la Fondazione Giorgio Cini e dedicata alla storia della vetreria Venini. Insieme a Gio Ponti, di cui fu amico e collaboratore, Tomaso Buzzi (1900-1981), è stato uno dei più importanti creatori del gusto italiano degli anni '30 e '40 del secolo scorso. Architetto, designer, arredatore d'interni, oltre che collaboratore della rivista "Domus", lavorò per le personalità più importanti della grande aristocrazia del nostro paese (Volpi e Cini solo per citarne alcuni) e dalla fine degli anni Cinquanta progettò il complesso architettonico della Scarzuola, una grande scenografia teatrale che compone una sorta di città ideale. Tra il 1932 e il 1933, Tomaso Buzzi collaborò assiduamente con la Venini & C. per la quale ideò una serie di vasi dalle forme classiche ottenuti attraverso l'elaborazione di tecniche tradizionali. Il contributo creativo e progettuale di Buzzi si distinse nelle sperimentazioni sia con la materia che con la forma. La sua ricerca, inoltre, si estese fino al settore dell'illuminazione, favorendo nuove forme di applicazione del vetro diMurano.