Bruno Ceccobelli nasce, artisticamente, in seno alla cosiddetta Scuola Romana di Via degli Ausoni. Formatosi a Roma con Toti Scialoja e Alberto Boatto, la sua opera astratto-simbolica dalle venature surreali passa dai lavori su tavola degli anni Ottanta, caratterizzati da colori monocromi scuro-terrosi, a quelli esclusivamente su carta fatta a mano negli anni Novanta, più variopinti e di impronta figurativa. Il presente volume, edito per i tipi della De Luca Editori d’Arte, parte da una raccolta dei suoi articoli usciti sul giornale “Avanti!” e poi rielaborati per questa edizione. L’autore stesso consiglia di approcciarne la lettura sulla scorta dei testi di storia dell’Arte di Giulio Carlo Argan, dei cui insegnamenti si sente debitore. Vari gli argomenti e i personaggi descritti e criticizzati in questo regesto, esposti con l’esperienza di colui che conosce il ‘fare artistico’ senza lasciarsene condizionare in maniera assoluta. L’erudita postfazione del teologo Carlo Chenis, come giustamente segnala Alberto Boatto nella sua prefazione, ha lo scopo di restituire integra la visione teorica di Ceccobelli, la cui fede e meditazione ne hanno arricchito la concezione estetica e sociologica dell’arte.
