Tana libera tutti è la memoria tramandata da Sami Modiano, e anche se si rifà a un gioco di bambini, il titolo prende il via da uno dei momenti più bui della vita di Modiano.
“Non ce la faccio proprio.
E allora mi metto a giocare a nascondino con i nazisti. Il più pericoloso dei giochi possibili. Non esiste, qui, il “tana libera tutti!”. Mi piacerebbe moltissimo che questa fosse la posta in gioco. I nazisti mi cercano, io sfuggo e poi con un balzo arrivo a un albero, batto la mano sul tronco, grido la frase magica, si aprono i cancelli e tutti i miei compagni di sventura possono uscire e tornare alle loro case.
“Tana libera tutti!”, sarebbe meraviglioso.
Ma siamo ad Auschwitz Birkenau, non in un parco verde.
Modiano ricorda e racconta questo ed altro a Walter Veltroni, autore di questo libro che ha come sottotitolo Sami Modiano.Il bambino che tornò da Auschwitz, e lo fa trasformando il ricordo in testimonianza eterna.
Sami Modiano è un bambino come tanti che cresce felice sull’isola di Rodi.
Per lui essere ebreo significa far parte di una comunità, celebrare le stesse feste.
Significava essere felice.
Ma nel 1938 anche per la comunità italiana i Rodi, cui la famiglia Modiano appartiene, entrano in vigore le Leggi Razziali.
La storia la conosciamo, anche se forse non abbastanza.
Tana libera tutti però ci racconta la vicenda personale di Modiano, in parte simile a quella di molti bambini: la cacciata da scuola, tutti i “non posso”, la povertà, la fame, le ingiurie, i vicini di casa che diventano detrattori. E poi un viaggio: prima in nave, poi nei famosi treni e infine Auschwitz.
Ma ogni storia è filtrata dal ricordo personale, dalle risorse impensabili che ciascuno ha, dal corso che la vita prende.
Il titolo Tana libera tutti viene proprio da qui, da un’idea assurda di un ragazzino di quattordici di anni che ha perso tutto ma che ad Auschwitz ha ancora se stesso.
Tana libera tutti, edito da Feltrinelli nasce dall’incontro di Walter Veltroni con Sami Modiano nel 2008 in occasione del film Tutto davanti a questi occhi.
Anni dopo quell’incontro si trasforma in questo libro per diventare occasione di riflessione.
Recensione di Stefania C.