Dopo la cessione del Veneto all'Italia nel 1866, l'impero austroungarico, pur sconfitto, era riuscito a ottenere una linea di confine facilmente difendibile e una porta aperta verso l'Italia in caso di guerra: il saliente trentino, incuneato tra l'Adige e il Brenta, un'autentica punta di lancia diretta verso la pianura lombardo-veneta. Tra il 1906 e il 1916, gli austriaci costruirono su quella linea di confine una cintura di forti (ben sette) per assicurarsi una testa di ponte offensiva e proteggersi da eventuali attacchi italiani. A sua volta, per contrastare i forti imperiali, il regno d'Italia costruì una corona di possenti fortificazioni, che serravano gli altopiani di Asiago e di Serrada, controllavano dall'alto la val Sugana e la val Cismon e cingevano un vasto territorio che arrivava alle valli del Pasubio. Proprio su queste montagne, caratterizzate da paesaggi di grande bellezza, sono state scritte alcune delle pagine più dure ed epiche del primo conflitto mondiale. Ecco, dunque, un'inedita selezione di percorsi alla scoperta dei forti sugli altopiani fra Veneto e Trentino. Per ogni itinerario: cartine, tempi di percorrenza, un ampio apparato iconografico, le indicazioni pratiche per la visita. Di ciascun forte, inoltre, vengono descritte le caratteristiche tecniche e vengono narrati gli eventi bellici che li hanno visti protagonisti. Una guida per camminare sui sentieri della storia.