Il saggio ripercorre l'intera vicenda del Partito Fascista Repubblicano ricostituito da Mussolini dopo la sua liberazione nel settembre 1943, fino all'epilogo di piazzale Loreto. Filo conduttore è il rapporto fiduciario tra il Duce e il Pfr, caratterizzato da parte del dittatore da atteggiamenti contraddittori legati alle alterne fortune della Repubblica Sociale Italiana, che lo porteranno a vedere nel Partito, per la sua lealtà e inflessibilità, lo strumento più adatto ad affrontare le fasi gravi e incerte e quello più riottoso e scomodo nei momenti di distensione e compromesso. Ampio spazio è dedicato all'indagine su come e in quali settori si espresse l'antisemitismo del fascismo risorto e in che modo la struttura politica ufficiale fu d'impulso, supporto e, talvolta, in sovrapposizione a quella amministrativa nella persecuzione degli ebrei.