Il rugby ha sempre celebrato il coraggio, ma nessun giocatore ha incarnato questo valore con la stessa intensità di Ian McKinley. Era una giovane promessa del rugby irlandese, uno dei talenti più brillanti della sua generazione, destinato a lasciare il segno. Eppure, un fatidico impatto durante una partita cambiò il suo destino per sempre. In un istante, il futuro luminoso che sembrava già a portata di mano si frantumò: McKinley rimase cieco da un occhio, costretto a dire addio al campo e ai suoi sogni nell'amara incertezza. Ma per Ian, la resa non era un'opzione. Deciso a non piegarsi, si trasferì in Italia, in cerca di una nuova prospettiva e di un modo per restare vicino al rugby. Anche se il ruolo di allenatore gli permise di rimanere con il cuore nello sport, la voglia di tornare a giocare non l'aveva abbandonato. Seconda chance non è solo una storia di sport. È il racconto di un uomo che ha trasformato la tragedia in motivazione, che ha rifiutato di lasciarsi definire da un evento terribile. La sua vita è diventata un tributo allo spirito umano, capace di resistere, di reinventarsi e di superare ogni ostacolo, anche quelli che sembrano insormontabili.
