La mostra «Sassu e Corrente 1930-1943. La rivoluzione del colore» ripercorre la stagione fondamentale di Sassu nel centenario della nascita e documenta il movimento di Corrente, ricostruendone per la prima volta in modo analitico e organico le vicende. Aligi Sassu (Milano 1912 - Maiorca 2000) è stato fra gli artisti più significativi della pittura italiana dei primi anni trenta, in cui ha introdotto, con gli «Uomini rossi», una rinnovata valenza cromatica. Il movimento di Corrente, nato nel 1938 intorno all’omonima rivista fondata da un ragazzo di appena diciotto anni, Ernesto Treccani, raduna vari giovani artisti, come Birolli, Guttuso, Sassu, Migneco, Valenti, Cassinari, Morlotti, Vedova e altri tra cui, in posizione più autonoma, Manzù, Tomea, Broggini, Mucchi. Non formano un gruppo, ma sono accomunati da un espressionismo inizialmente lirico, poi sempre più realistico, impostato sul colore, la luce e l’espressione dei drammi e delle passioni dell’esistenza. La rivista chiude nel 1940, ma il movimento rimane in vita fino al 1943.