Antonio Iarlori è stato un attento e appassionato ricercatore di storia locale che ha indagato a fondo le vicende sociali ed economiche della comunità di San Vito Chietino per restituirci una dettagliata e puntuale memoria storico-documentale in epoca medievale, moderna e contemporanea. Dai primi insediamenti di epoca romana e bizantino-franco-longobarda, passando per il posizionamento della torre di avvistamento del "Porto di Gualdo", si narrano le vicende che hanno coinvolto il territorio sanvitese nel contrasto tra Lanciano e Ortona. Le vicende legate al traffico di merci, di passeggeri, pescatori, paranze, tartane e bilancelle hanno dato lustro alla marineria e all'economia sanvitese fino alla metà del Novecento, quando l'inarrestabile trasformazione economica ha condotto alla decadenza definitiva della marineria e favorito una consistente emigrazione verso il nord Italia, l'Europa, le Americhe e l'Australia. L'onomastica e le origini delle tante famiglie sanvitesi, rappresentano il campo prediletto dall'autore con una minuziosa descrizione del processo di trasformazione dei "patronimici" e dei "toponimi" all'origine di ben 37 cognomi "storici" attualmente tra i più diffusi.