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Cosa mangia l’America nell’era moderna? Probabilmente molte delle cose che mangeremo anche noi nel prossimo futuro.
Ormai la dinamica dei flussi è chiara: l’hamburger e la Coca Cola sono solo i simboli di un modello di consumo che, con diverse sfaccettature, ha definitivamente contaminato la nostra cultura del cibo. Se per noi gli spaghetti sono intoccabili e la pizza continua a essere il più gettonato tra i fast food, è comunque vero che le giovani generazioni sentono irresistibile il richiamo del cibo made in USA. All’insegna dell’intercultura e del mercato globale, ci troveremo sempre di più a fare i conti con prodotti per noi alieni come i Marshmallow (le famose caramelle spugnose a forma di cilindretto), magari in versioni addomesticate per sposarsi meglio con il gusto mediterraneo. Del resto il Parmigiano Reggiano e lo Speck dell’Alto Adige negli hamburger di McDonald’s sono già una realtà ed è un dato di fatto che i banchi del supermercato si arricchiscano ogni giorno di nuove proposte sempre più tecnologiche. Le "patatine" che hanno l’aspetto e il sapore del bacon (senza averlo mai visto nemmeno da lontano) sono dei must dell’happy hour, così come prosegue il successo degli energy drink dal gusto dubbio e delle gomme americane (per l’appunto…) che frizzano.
Pagina dopo pagina, questo libro ci introduce in un mondo diverso ma certamente affascinante, dove si scopre che il cibo può avere dimensioni e significati differenti da quelli che gli attribuiamo abitualmente. Oltre il piacere, oltre il nutrimento, diventa gioco, ricerca tecnologica, sfida scientifica, desiderio di stupire e di distinguersi…
Arricchito da informazioni inattese e uno humour sorprendente, Sai cosa mangi? approfondisce in maniera dettagliata e avvincente non solo come la scienza è presente nei nostri pasti quotidiani, ma anche quali sono i principi scientifici sottostanti aidiversi alimenti che ogni giorno mangiamo.
Richard Hartel è professore di Scienze Alimentari all’Università del Wisconsin, Madison, USA, e pubblica regolarmente su The Capital Times. Oltre a coordinare attivamente programmi di ricerca e a insegnare, Hartel tiene un corso estivo annuale sui dolci per la National Confectioner Association (l’Associazione Nazionale dei Pasticceri Americani). È consulente per diverse aziende di produzione alimentare e nel 2005 è diventato membro dell’Institute of Food Technologists (Istituto dei Tecnologi Alimentari), una società no-profit volta al miglioramento della qualità alimentare.
AnnaKate Hartel è attualmente studentessa universitaria al Northland College di Ashland, Wisconsin, USA, e tra i suoi programmi per il futuro vi è un dottorato in Lingua Inglese. AnnaKate è anche felice proprietaria di un gatto piuttosto curioso e di due colorati pesci combattenti.
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