Chi sono i più pericolosi nemici di Israele? Alan Dershowitz sostiene non siano solo Hamas o gli altri terroristi palestinesi. In questo appassionato libro, l'autore sfida quelli che ritiene siano la vera minaccia per l'esistenza di Israele, tra cui Jimmy Carter e altri intellettuali o politici occidentali che presentano Israele come un regime di apartheid, non dissimile da quello che crearono i bianchi nel Sudafrica. Stephen Walt e John Mearsheimer, che rappresentano i nemici-accademici di Israele, e alcuni gruppi religiosi, come la Chiesa presbiteriana, accusano Israele di violazioni dei diritti umani, mentre l'Iran, guidato da Mahmoud Ahmadinejad, contesta le ragioni stesse dell'esistenza di uno Stato ebraico, adombrando lo spettro nucleare. In un momento in cui il futuro di Israele sembra essere sempre più a repentaglio, Dershowitz dimostra che questi nemici di Israele sono i veri avversari della pace, che mettono in pericolo non solo Israele, ma tutto il mondo. Anche se Carter riceve un'attenzione critica approfondita, l'autore prende in considerazione altri "nemici": da Noam Chomsky e Patrick Buchanan a Hezbollah e al governo iraniano. Con la precisione di un attento osservatore e con l'approccio rigoroso di un avvocato esperto, Alan Dershowitz presenta le dichiarazioni dei suoi avversari con le loro stesse parole inserite nel giusto contesto, evidenziando le contraddizioni che portano i detrattori di Israele a non arrivare mai a una conclusione logica e definitiva delle tesi sostenute. Ciò, comunque, non annulla la pericolosità delle tesi esposte, che sollecitano divergenti interpretazioni all'interno dello stesso mondo ebraico sul processo di pace e sulla necessità di consolidarla con la creazione di un autonomo Stato palestinese.