home libri books Fumetti ebook dvd top ten sconti 0 Carrello


Torna Indietro

pauly anne - prima che mi sfugga

PRIMA CHE MI SFUGGA




Disponibilità: Normalmente disponibile in 5 giorni


PREZZO
16,00 €
NICEPRICE
15,20 €
SCONTO
5%



SPEDIZIONE GRATIS
con corriere veloce per acquisti oltre 29,00 €.


Pagabile anche con Carta della cultura giovani e del merito, 18App Bonus Cultura e Carta del Docente


Facebook Twitter Aggiungi commento


ALTRI FORMATI

Disponibile anche in formato eBook al prezzo di 9,99 €





Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

L'orma

Pubblicazione: 04/2022





Trama

Dopo la morte del padre, Anne si ritrova alle prese con una casa da dismettere e sentimenti contraddittori da sbrogliare. E soprattutto ha un'urgenza: ricordare subito, ricordare a caldo quella figura ambivalente e imprendibile che tanta parte ha avuto nella sua esistenza. Un operaio autodidatta, punk a modo suo, appassionato di filosofie orientali, ma anche alcolizzato e maschio violento, che ha condannato un'intera famiglia a una continua «guerra civile». Quando una lettera inattesa svela tutta la verità su quel fragile colosso, il passato deflagra e ogni certezza vacilla. "Prima che mi sfugga" è la cronaca tragicomica degli strani giorni che seguono a un lutto, intasati dalle ritualità e dalle burocrazie della morte. Anne Pauly scava nel rapporto con un padre ingombrante per scoprire di somigliargli più di quanto non voglia, tratteggiando scene di paradossale ironia in cui, come in certi funerali, il riso si mescola improvviso alle lacrime. Questo romanzo d'esordio erige un monumento tenero e a tratti buffissimo alla memoria di un vinto.




Recensione Libraio

“Mi ero ritrovata sola con lui, il mio catorcio, la mia canaglia senza una gamba, il mio re misantropo, la vecchia carcassa di mio padre, mentre fuori faceva buio.”

 

Cosa resta dopo la morte di un genitore? Anne Pauly affronta il tema della perdita con un piccolo enorme romanzo, tragicomico come la vita.

Restano mille banali cose di cui occuparsi: oggetti da riordinare, vestiti da raccogliere, documenti da selezionare, bare da scegliere, poesie da leggere, persone da invitare, e poi resta una casa, intera, e vuota. Quando i genitori se ne vanno, ci sono montagne di cose da fare, subito, a caldo, ancora sbigottiti, con un dolore che fa fatica a prendere il suo spazio.

Quando Jean-Pierre Pauly muore, la figlia Anna e suo fratello Jean-François si trovano spiazzati, un the caldo in ospedale e poi via, un sacchetto con dentro le sue cose, a gestire tutta la trafila, pesante perché banale, di burocrazia. Pesante anche perché su di loro grava l’immagine di quel padre ingombrante di corpo e di anima, violento e alcolizzato, un uomo difficile, un padre autoritario e aggressivo.

Fissare l’immagine, con la precisione del ricordo, e con l’imprecisione del dolore: Anne Pauly ricompone una storia per frammenti, che non tolgono spessore alla realtà, non la edulcorano con la nostalgia della perdita. La sua è un’operazione molto più umana e misericordiosa: fermare i ricordi prima che sfuggano, proprio prima che il tempo faccia svanire i dettagli. Sta lì dentro, la verità di ogni individuo.

E allora anche quel padre così faticoso, l’enorme uomo con la passione per le filosofie orientali e l’alcol, si ridisegna in un ritratto più umano dei suoi vizi, più doloroso della sua malattia, più vulnerabile della sua solitudine.

 

“In quell’involucro stanco, sotto la pelle pallida, sfatta e screpolata, c’era ancora una forma di grandiosità, di fascino, una postura, un’arroganza, un modo tutto suo di stare in piedi di fronte al lavandino, persino col fiato corto e su una gamba sola.”

 

Ci sono scene di grande ironia, ci sono particolari di estrema sensibilità: Anne Pauly fa poesia con la prosaicità del quotidiano, con gli episodi della vita del suo padre “fattone” e del fratello “minotauro”, e sull’immagine di qualche pelo che sfugge alla rasatura, sulla pelle ormai sensibile del padre morente, costruisce una dichiarazione d’amore e di tenerezza straziante.

È in quella tenerezza il rifugio dalle svolte imprevedibili della vita: una protezione dai propri sbagli, dai sensi di colpa di figli adulti che hanno fatto la propria vita, cavandosela con una cartolina e una telefonata ogni tanto, un regalo comprato senza troppa cura. Non ci si accorge della vecchiaia dei genitori finché non ci trova davanti alla loro fragilità, che li ricopre con la maschera della morte che si avvicina. E non c’è ricordo sgradevole, non c’è colpa dei padri che assolva i figli da quel senso di inadeguatezza, di indifferenza, e che lavi via quella tenerezza che avvolge tutto, e ricompone i rapporti.

 

I frammenti raccolti a caldo disegnano un ritratto pieno di contraddizioni di un uomo enigmatico, fatto di tanti tratti contrapposti, che fanno emergere anche i toni di grigio di una vita che non può essere mai tutta bianca o nera. Difficile costruire un ordine del caos della vita, come è difficile riordinare tutte le carte, ricostruendo un metodo per riappacificarsi con la memoria. Quello che si tiene in mano alla fine è un ritratto da trattare con cautela perché l’età e la malattia l’hanno reso delicato, così impalpabile da rischiare di volare via in un sospiro.

 

Prima che mi sfugga è, prima che un romanzo, una poesia sull’assenza, un affresco di dettagli piccoli, minimalisti e quotidiani che riescono a raccontare con un misto di energia, e ironia imprevedibili, il grande vuoto e l'infinito dolore della perdita.

“«Ci ha rotto il cazzo per tutta la vita. È strano, ma a parte la rabbia non sento niente». «Non ti preoccupare» ho pensato «ogni cosa a suo tempo.» Ma non ho detto nulla e gli ho stretto la mano.”



Recensione di Francesca C.









Altre Informazioni

ISBN:

9788831312929

Condizione: Nuovo
Collana: KREUZVILLE
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 144
Traduttore: Rizzo M.


Dicono di noi