Il territorio, largamente caratterizzato da fratture e da discontinuità, presenta sempre nuovi scenari di organizzazione/disorganizzazione/riarticolazione territoriale. Nuove forme di concentrazione e nuovi vuoti. L'interpretazione di questo cambiamento - ciò che in fin dei conti intendiamo come scenario - non può che avvalersi di codici interpretativi ampi, di linguaggi metaforici ricchi, di approcci cognitivi ed operativi differenti, attraverso l'apertura alla collaborazione di sguardi diversi che compongono immagini di altre pratiche d'uso del territorio.