Pietro Maroso (Torino, 16 giugno 1934 - Varese, 16 settembre 2012) detto Peo, fratello minore di Virgilio scomparso a Superga col Grande Torino, è stato la bandiera del calcio varesino. Arrivato quasi per caso nel '63 dall'Ivrea, non se n'è più andato. Col Varese ha vinto campionati da giocatore, allenatore (è stato l'ultimo a portare la squadra in A, nel '74), presidente e presidente onorario, lanciando tanti giovani. Ha guidato pure Genoa, Sambenedettese, Legnano, Novara e Venezia. Tutto con l'umile rabbia di chi in gioventù è stato povero, operaio alla Fiat e allontanato dal pallone per un'errata diagnosi medica. Sangue granata e cuore biancorosso, antijuventino e sempre pronto all'ironia, patriarca a cui generazioni di tifosi si sono votate in cerca di risposte. Porta il suo nome la curva nord dello stadio di Masnago. Avrebbe voluto che questa biografia s'intitolasse "Dalla fonderia alla serie A".
