"Consapevole della condizione dell'uomo postmoderno e sempre lucido nella rilettura del proprio tempo, oggi Paolo Grassino sente l'urgenza di affrontare questo nulla, di renderlo visibile (cioè rappresentabile), scoprirne i confini - intesi non solo come limiti, ma anche come potenzialità - alla ricerca di una soluzione positiva a quella sensazione di assenza che lo attanaglia da uomo e da artista, e che pervade le sue sculture di un monito corale."