"L'esperienza di restauro condotta nel Palazzo Scapucci rappresenta un esempio di studio interdisciplinare che ha dato luogo ad una lettura criticamente controllata e tale da indurre a prendere coscienza dei valori propri dell' opera architettonica e, in senso più ampio, ad 'ascoltare' (osservando), scegliere e selezionare, in vista dell'elaborazione del progetto e nel corso della sua realizzazione. Il risultato si manifesta in una progettazione attenta e mirata alla distinguibilità del nuovo intervento rispetto alla preesistenza, alla reversibilità, alla compatibilità chimico-fisica, al minimo intervento e al controllo estetico dell'insieme architettonico, in un attento 'contemperamento' delle istanze storica ed estetica. La pubblicazione rappresenta un considerevole apporto alla conoscenza di esempi emblematici dell'architettura romana, anche con la proposizione di nuove strutture interpretative e storiografiche, e costituisce un altrettanto importante contributo relativo ai princìpi, alla natura e alle procedure degli interventi di restauro realizzati sul palazzo romano." (Daniela Esposito).