Il testo affronta il tema dei processi osservativi in campo educativo nelle sue plurali sfaccettature strumentali, esperienziali e formative, complessificandone, ove possibile, le manifestazioni teoretiche e operative, e il suo eventuale intrecciarsi con percorsi di senso che pedagogicamente si possano allocare in particolari contesti performativi. Un simile modo di osservare può configurarsi quando le condizioni metodologiche lo consentano perché adeguate, pertinenti, concrete, attive, laboratoriali, grazie alle quali all'educatore è possibile lasciare il giusto spazio all'espressione di aspetti cognitivi (e creativi) fondamentali per un adeguato processo formativo. Si può osservare direttamente l'oggetto su cui verte la ricerca, come pure osservarlo indirettamente con adeguate strategie apposite per mediare tra la mente osservante e il fenomeno indagato, al fine di varcare il confine delle apparenze, come avviene in certi contesti relazionali in cui fare "domande" o usare test appositamente validati consente la conoscenza di aspetti non così immediatamente evidenti.