La recente ripresa di studi sul Risorgimento risponde probabilmente all'esigenza, avvertita in qualche cuneo della società italiana, di ridefinire le ragioni dell'Unità nazionale nel tempo della contrapposta spinta di localismo e globalizzazione, due forze che rischiano di lacerare la tela su cui sono incisi i caratteri della comune identità. Il Risorgimento, inteso come fase germinale e costituente dello Stato nazionale italiano, ed il problema delle sue origini - autoctone o connesse al reinserimento dell'Italia nei circuiti della cultura europea - è nuovamente oggetto di molteplici studi, anche di storia del pensiero economico. Antonio Scialoja è stato uno dei maggiori economisti del Risorgimento italiano.