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cognetti paolo (curatore) - new york stories

NEW YORK STORIES




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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Einaudi

Pubblicazione: 11/2015





Trama

A chi la attraversa con occhi attenti, New York racconta la storia di un secolo preciso, il Novecento: in quali idee credeva, di quali mali soffriva, che sogno di felicità inseguiva. Camminare tra il Lower East Side e il Greenwich Village, o pedalare su per Broadway fino a Times Square, o costeggiare l'isola in traghetto da Harlem alla Battery, è come assistere a un' epopea che nasce nell'età del transatlantico e delle grandi migrazioni, supera gli anni ruggenti, gli anni ribelli, gli anni dell' opulenza, e finisce una mattina di inizio millennio, il giorno del 2001 in cui qualcuno ha immaginato di poter distruggere New York. Ma una città non è fatta solo di luoghi: sono le persone con i loro sentimenti, le loro relazioni e desideri, a darle la sua anima. E New York - lo dice Fitzgerald nel racconto che apre questa raccolta - non è la città di chi ci è nato, ma quella di chi l'ha desiderata, e ha dovuto combattere per farne parte.




Note Editore

Fitzgerald, Capote, Soldati, Malamud, Cheever, Pasolini intervistato da Oriana Fallaci, Yates, Grace Paley, DeLillo, Englander e altri racconti inediti... Un'antologia che è anche una guida letteraria, da portare con sé nel proprio viaggio (magari fatto solo con l'immaginazione) nella Grande Mela.
La missione di Tad nella vita è quella di divertirsi piú di chiunque altro a New York City. Quello spilungone di Jelly, invece, gareggia a colpi di rime nelle strade di Harlem per rimorchiare una tipa che gli paghi il pranzo. Melinda dagli occhi neri vuole fare la ballerina. Pier Paolo Pasolini, pantaloni di velluto e scarpe di camoscio, si aggira da solo per le zone piú cupe del porto.
Brooklyn, Manhattan, il Bronx, Park Avenue, i locali fumosi del Village, un vecchio teatro polveroso sulla Seconda Avenue, Central Park in cui bivaccano i beatnik, un negozio di antichità sulla Terza Strada in cui puoi incontrare Greta Garbo, il Peep World, Times Square coi suoi spacciatori, la tavola calda di Broadway in cui gli immigrati polacchi parlano di letteratura yiddish.
New York, si sa, è città delle mille luci e delle mille voci. Tutti crediamo di conoscerla benissimo, tanto che quando ci arriviamo per la prima volta ci sembra in realtà di tornarci. Per questo raccontare New York significa prima di tutto raccontare un movimento dello spirito: desiderio, scoperta, sconfitta, solitudine (nessuno è cosí solo come chi è solo a New York), ma anche quell'antidoto alla solitudine che è l'amore.




Prefazione

«Francis Scott Fitzgerald ha dieci anni quando arriva a New York per la prima volta: è il 1906, la data d'inizio della nostra storia. La data di fine la conosciamo tutti, è l'11 settembre 2001. Ed è Fitzgerald a dire una cosa fondamentale su questa città: che non è tanto la patria di chi ci è nato, quanto quella di chi ci arriva dopo un lungo viaggio. Con lui le voci di tanti altri scrittori lo ripetono in coro: tutti noi, come i nostri personaggi, siamo arrivati a New York da altrove. Che fossimo i profughi scaricati dai piroscafi all'inizio del secolo, o i camerieri aspiranti artisti sbarcati a Brooklyn cent'anni dopo, prima di posare piede a New York l'abbiamo a lungo sognata, immaginata, invocata nelle nostre preghiere; tutti siamo qui per diventare chi volevamo, e conquistare la nostra parte di felicità». Paolo Cognetti

«Questa isola che galleggia su acqua di fiume come un iceberg di brillanti, chiamatela New York, chiamatela come vi pare; il nome non ha importanza, è solo un luogo dove nascondersi, dove perdersi o ritrovarsi, dove fare un sogno in cui si abbia la prova che forse, dopo tutto, non si è un brutto anatroccolo, ma si è meravigliosi, degni di amore». Truman Capote




Autore

Paolo Cognetti (Milano, 1978) ha realizzato per minimum fax la serie Scrivere/New York, nove puntate su altrettanti scrittori newyorkesi, da cui è tratto il documentario Il lato sbagliato del ponte, viaggio tra gli scrittori di Brooklyn. La sua passione per New York si è concretizzata in due guide: New York è una finestra senza tende (Laterza 2010) e Tutte le mie preghiere guardano verso ovest (EDT 2014). Sempre per minimum fax ha pubblicato Manuale per ragazze di successo (2004), Una cosa piccola che sta per esplodere (2007), vincitore, tra gli altri, del Premio Fucini, del Premio Settembrini e finalista al Premio Chiara, Sofia si veste sempre di nero, selezionato al Premio Strega 2013, e A pesca nelle pozze piú profonde. Meditazioni sull'arte di scrivere racconti. Il suo blog è paolocognetti.blogspot.it.










Altre Informazioni

ISBN:

9788806228019

Condizione: Nuovo
Collana: SUPERCORALLI
Formato: Rilegato
Pagine Arabe: 386
Pagine Romane: IX


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