Seishun zankoku monogatari e Taiyo - no hakaba sono due capolavori di Nagisa Oshima, apparsi entrambi nel 1960. Due opere-manifesto del nuovo cinema giapponese, che creano una rottura rispetto ai film precedenti. Nel primo due giovani antieroi "spostati", Makoto e Kiyoshi, cercano emozioni e denaro. ''Mostrando la tragedia di questi giovani'', disse all'epoca il regista,''ho espresso la mia stessa collera davanti alla situazione in cui si trova la gioventù contemporanea''. Nel secondo, ambientato a Kamagasaki, quartiere povero di Osaka, Hanako "figlia di uno straccivendolo" di giorno gestisce un traffico di sangue e di notte si prostituisce. Intorno a lei si agitano sottoproletari e malavitosi, e scoppia la guerra tra bande. Una elegia macabra dei bassifondi firmata da uno dei grandi maestri del cinema... VD
